Le 8 distanze nel combattimento che devi conoscere Una delle conoscenze più importanti che devi avere se sei un praticante di arti ma...
Le 8 distanze nel combattimento che devi conoscere
Una delle conoscenze più importanti che devi avere se sei un praticante di arti marziali e sport da combattimento ma in generale un fighter è la comprensione e l’uso adeguato della distanza.
Capire la distanza o range è qualcosa di fondamentale perché ti permette di stare a una distanza di sicurezza dal nostro avversario e sapere da che distanza colpire e quali tecniche possiamo utilizzare.
Se il concetto di distanza non viene assimilato modo giusto ed utilizzato perfettamente, un agonista, nonostante abbia una buona preparazione fisica e delle eccellenti tecniche, non sarà completamente efficace e verrà immancabilmente sconfitto.
Invece, un agonista con minori capacità, sia tecniche che fisiche, ma con un corretto uso della distanza, ha buone possibilità di diventare un campione.
Perché dico questo?.
Se capisci la distanza concentri e focalizzi molto del tuo lavoro nel FOOTWORK che è la cosa che ti permette di gestire i vari range con gli spostamenti e i passi e non solo sui colpi andando a lavorare sulla posizione del tuo corpo rispetto al tuo avversario.
Tramite il footwork tu entri ed esci, chiudi ed apri la distanza, ecc. stai nel range che dove hai deciso di lavorare per sferrare i tuoi attacchi e ti sposti per neutralizzare gli attacchi del tuo avversario.
Inoltre conoscendo le distanze impari a conoscere i colpi che puoi utilizzare in quel momento con efficacia e decidere quale è più opportuno utilizzare per sferrare gli attacchi.
E’ molto importante quindi conoscere e utilizzare TUTTE le distanze anche se sicuramente ognuno di noi ha un range che predilige (esempio un pugile o un praticante di wing chung cercherà la media e corta distanza, un lottatore di Brazilian Jiu Jitsu la corta e la lotta a terra, un atleta di taekewondo la lunga distanza, ecc.).
La Teoria della distanza
La distanza deve essere la giusta separazione tra un atleta ed il suo avversario, per fare in modo che i suoi attacchi abbiano effetto e che l’altro non abbia tempo per reagire e mettere in pratica la difesa adeguata.
Dalla distanza dipendono, come vedrai, le diverse tecniche, la loro efficacia e la possibilità di difesa e di risposta.
In definitiva, la distanza costituisce l’ingrediente indispensabile della tattica agonistica e inoltre fornisce all’atleta un certo margine di sicurezza, dandogli la possibilità di vedere immediatamente le azioni dell’avversario, riuscendo in seguito a contrastarle in tempo.
In principio la distanza migliore sarà quella media, dalla quale l’atleta, dovutamente protetto con una guardia efficace, può studiare la strategia, la tattica e la tecnica del suo avversario.
Poi durante il combattimento, la cambierà progressivamente, sino a raggiungere la distanza ottimale.
Ricordati che ogni lottatore adotta la distanza di combattimento a lui più congeniale e questo dipende dalla sua costituzione fisica, dalla sua capacità tecnica e dal sistema di allenamento che ha seguito nel periodo precedente la competizione.
Costringere l’avversario ad entrare nella distanza ottimale, costituisce una delle fasi della strategia del combattimento e ad essa devono essere mirate le finte, le schivate e gli spostamenti del lottatore, provocando delle rotture di ritmo o degli errori di posizione dell’avversario che gli procureranno il vantaggio necessario ed infine la vittoria.
La teoria delle tre distanze è vera ma non è completa
Spesso per semplificare nelle palestre viene detto e spiegato che esistono tre tipi di distanze di combattimento: la corta, la media e la lunga, ma non è così soprattutto in una visione di combattimento totale.
Il fighter può sapere facilmente in quale distanza si trova: allungherà il braccio e toccherà il compagno con il pugno sulla bocca, questa è la distanza media.
Ovviamente una distanza maggiore o minore di questa, rappresenta rispettivamente quella lunga e quella corta.
Logicamente, nella distanza che viene chiamata media, se l’atleta tocca appena la bocca del compagno con il pugno nudo, nel momento in cui si metterà il guanto, per lo spessore di quest’ultimo, la distanza viene ad accorciarsi, permettendo all’atleta di simulare un colpo.
La distanza di combattimento determinerà il modo del suo svolgimento e le tecniche da usarsi; ad esempio, in fase offensiva useremo i pugni nella distanza corta o media ed i calci in quella medio-lunga.
Al contrario in fase difensiva si userà tutto l’arsenale tecnico difensivo in tutte le distanze, avvicinandosi al corpo a corpo (distanza in-fighting) dove daremo spazio alle tecniche di corpo a corpo in presa o di lotta / trapping.
Caratteristiche che incidono sulla distanza:
Personali
• Le tue conoscenze tecniche di combattimento
• La tua condizione fisica
• La tua altezza
• Il tuo peso del tuo avversario
• Le tue conoscenze tecniche di combattimento
• La tua condizione fisica
• La tua altezza
• Il tuo peso
Come puoi vedere sono identiche alle tue e non è un caso ma chiaramente se un avversario è molto alto e tu sei molto basso difficilmente ti conviene giocare sulla lunga distanza come anche se tu sei leggero e uno molto pesante non credo che ti convenga usare una corta distanza ma sperimenta le strategie con diversi compagni di allenamento con caratteristiche fisiche e tecniche diverse.
Ora voglio darti due elenchi di distanze che devi assolutamente conoscere e sapere che dovrai gestire in combattimento.
Allenale in palestra con esercizi mirati e durante lo sparring.
Le distanze fondamentali sono 4+1:
• NO FIGHT o SAFETY RANGE – Distanza al di fuori della portata di calci e di bastoni/coltelli
• LONG RANGE – Distanza di calcio
• MEDIUM RANGE – Distanza di pugno e ginocchiate
• CLOSE RANGE O TRAPPING RANGE – Distanza di trapping, gomito, ginocchiate, testate
• GROUND FIGHTING – Distanza di lotta a terra
Come allenarti:
• 1 modo: obbligarti a fare una determinata distanza prestabilita è il tuo compagno di allenamento un’altra, ad esempio distanza lunga e l’altro corta, oppure distanza media e l’altro lotta, ecc.
• 2 modo: Durante lo sparring mantieni la distanza che hai deciso di voler fare non cambiarla in questo caso in base a cosa fa il tuo compagno di sparring.
• 3 modo: Durante lo sparring cambia continuamente la distanza e i colpi che sferri. Cambiala ogni 30 secondi così in 3 minuti fai 6 distanze che puoi comunque anche ripetere e se fai round da 5 minuti ancora di più.
Ma ora voglio completare le distanze perché capirai a breve che sono molte di più.. ed è necessario esplorarle tutte per capire come esprimere al meglio l’assenza le di colpi che possiedi o che devi imparare a conoscere.
LE DISTANZE COMPLETE SONO 8:
• NO FIGHT o SAFETY RANGE – Distanza al di fuori della portata di calci e di bastoni/coltelli
• LONG RANGE – Distanza di calcio
• MEDIUM RANGE – Distanza di pugno e ginocchiate
• BLIND SPOT RANGE – Dietro la schiena dell’avversario
• CLOSE RANGE o TRAPPING RANGE – Distanza di trapping, gomito, ginocchiate, testate
• WRESTLING RANGE o CLINCH RANGE: distanza di presa
• GROUND FIGHTING – Distanza di lotta a terra.
• ONE STANDING ONE DOWN – Distanza con avversario in piedi e uno a terra
In base alla distanza puoi e devi utilizzare tecniche e colpi differenti
INDICAZIONI
L’impiego di distanze differenti è determinata oltre che dalle tue capacità personali anche dalle caratteristiche dell’avversario.
Considera che se un avversario vuole lottare a terra è chiaro che lui si sente forte nella lotta e la tua strategia deve essere quella di restare in piedi a meno che tu ti senta sicuro nel lottare a terra, quindi è molto importante cercare di NON FARE il gioco del tuo avversario.
Chiaramente come puoi intuire più è vasto il tuo bagaglio tecnico nelle diverse distanze e più puoi variare il tuo gioco adattandolo alla situazione e al contesto.
Allenati su tutte le distanze e ricorda che É QUALCOSA DI FONDAMENTALE per un praticante di arti marziali o sport da combattimento moderni come le arti marziali miste ma lo è ancora di più nella difesa personale dove ci sono ancora meno regole.
Chiaramente meno regole ci sono e più devi lavorare per sviluppare strategie di attacco e di difesa da qualunque distanza.
Stai alla giusta distanza
Exspress Fighting Tips
Ricordati che ogni lottatore adotta la distanza di combattimento a lui più congeniale e questo dipende dalla sua costituzione fisica, dalla sua capacità tecnica e dal sistema di allenamento che ha seguito nel periodo precedente la competizione.
Costringere l’avversario ad entrare nella distanza ottimale, costituisce una delle fasi della strategia del combattimento e ad essa devono essere mirate le finte, le schivate e gli spostamenti del lottatore, provocando delle rotture di ritmo o degli errori di posizione dell’avversario che gli procureranno il vantaggio necessario ed infine la vittoria.
La teoria delle tre distanze è vera ma non è completa
Spesso per semplificare nelle palestre viene detto e spiegato che esistono tre tipi di distanze di combattimento: la corta, la media e la lunga, ma non è così soprattutto in una visione di combattimento totale.
Il fighter può sapere facilmente in quale distanza si trova: allungherà il braccio e toccherà il compagno con il pugno sulla bocca, questa è la distanza media.
Ovviamente una distanza maggiore o minore di questa, rappresenta rispettivamente quella lunga e quella corta.
Logicamente, nella distanza che viene chiamata media, se l’atleta tocca appena la bocca del compagno con il pugno nudo, nel momento in cui si metterà il guanto, per lo spessore di quest’ultimo, la distanza viene ad accorciarsi, permettendo all’atleta di simulare un colpo.
La distanza di combattimento determinerà il modo del suo svolgimento e le tecniche da usarsi; ad esempio, in fase offensiva useremo i pugni nella distanza corta o media ed i calci in quella medio-lunga.
Al contrario in fase difensiva si userà tutto l’arsenale tecnico difensivo in tutte le distanze, avvicinandosi al corpo a corpo (distanza in-fighting) dove daremo spazio alle tecniche di corpo a corpo in presa o di lotta / trapping.
Caratteristiche che incidono sulla distanza:
Personali
• Le tue conoscenze tecniche di combattimento
• La tua condizione fisica
• La tua altezza
• Il tuo peso del tuo avversario
• Le tue conoscenze tecniche di combattimento
• La tua condizione fisica
• La tua altezza
• Il tuo peso
Come puoi vedere sono identiche alle tue e non è un caso ma chiaramente se un avversario è molto alto e tu sei molto basso difficilmente ti conviene giocare sulla lunga distanza come anche se tu sei leggero e uno molto pesante non credo che ti convenga usare una corta distanza ma sperimenta le strategie con diversi compagni di allenamento con caratteristiche fisiche e tecniche diverse.
Ora voglio darti due elenchi di distanze che devi assolutamente conoscere e sapere che dovrai gestire in combattimento.
Allenale in palestra con esercizi mirati e durante lo sparring.
Le distanze fondamentali sono 4+1:
• NO FIGHT o SAFETY RANGE – Distanza al di fuori della portata di calci e di bastoni/coltelli
• LONG RANGE – Distanza di calcio
• MEDIUM RANGE – Distanza di pugno e ginocchiate
• CLOSE RANGE O TRAPPING RANGE – Distanza di trapping, gomito, ginocchiate, testate
• GROUND FIGHTING – Distanza di lotta a terra
Come allenarti:
• 1 modo: obbligarti a fare una determinata distanza prestabilita è il tuo compagno di allenamento un’altra, ad esempio distanza lunga e l’altro corta, oppure distanza media e l’altro lotta, ecc.
• 2 modo: Durante lo sparring mantieni la distanza che hai deciso di voler fare non cambiarla in questo caso in base a cosa fa il tuo compagno di sparring.
• 3 modo: Durante lo sparring cambia continuamente la distanza e i colpi che sferri. Cambiala ogni 30 secondi così in 3 minuti fai 6 distanze che puoi comunque anche ripetere e se fai round da 5 minuti ancora di più.
Ma ora voglio completare le distanze perché capirai a breve che sono molte di più.. ed è necessario esplorarle tutte per capire come esprimere al meglio l’assenza le di colpi che possiedi o che devi imparare a conoscere.
LE DISTANZE COMPLETE SONO 8:
• NO FIGHT o SAFETY RANGE – Distanza al di fuori della portata di calci e di bastoni/coltelli
• LONG RANGE – Distanza di calcio
• MEDIUM RANGE – Distanza di pugno e ginocchiate
• BLIND SPOT RANGE – Dietro la schiena dell’avversario
• CLOSE RANGE o TRAPPING RANGE – Distanza di trapping, gomito, ginocchiate, testate
• WRESTLING RANGE o CLINCH RANGE: distanza di presa
• GROUND FIGHTING – Distanza di lotta a terra.
• ONE STANDING ONE DOWN – Distanza con avversario in piedi e uno a terra
In base alla distanza puoi e devi utilizzare tecniche e colpi differenti
INDICAZIONI
L’impiego di distanze differenti è determinata oltre che dalle tue capacità personali anche dalle caratteristiche dell’avversario.
Considera che se un avversario vuole lottare a terra è chiaro che lui si sente forte nella lotta e la tua strategia deve essere quella di restare in piedi a meno che tu ti senta sicuro nel lottare a terra, quindi è molto importante cercare di NON FARE il gioco del tuo avversario.
Chiaramente come puoi intuire più è vasto il tuo bagaglio tecnico nelle diverse distanze e più puoi variare il tuo gioco adattandolo alla situazione e al contesto.
Allenati su tutte le distanze e ricorda che É QUALCOSA DI FONDAMENTALE per un praticante di arti marziali o sport da combattimento moderni come le arti marziali miste ma lo è ancora di più nella difesa personale dove ci sono ancora meno regole.
Chiaramente meno regole ci sono e più devi lavorare per sviluppare strategie di attacco e di difesa da qualunque distanza.
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